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CONFERENZE > multivisioni
Nives MEROI, Romano BENET e Luca VUERICH
presentano
“Nient’altro che del bianco cui badare”
(A.Rimbaud)
…L’’Himalaya, la dimora delle nevi, fonte di vita e di conoscenza. Da sempre queste montagne remote sono state il simbolo dell’aspirazione umana al divino perché su quelle cime coperte di ghiacci e avvolte dalle nuvole, gli uomini hanno sognato di poter trovare quel che non c’era nelle pianure: una risposta alle naturali domande dell’esistenza.
DHAULAGIRI –La Montagna Bianca
Il DHAULAGIRI - mt. 8167 - si presenta come un imponente massiccio emergente dai profondi solchi del Kali Gandaki e del Mayangdi Khola, due affluenti del fiume Gange che scorrono attraverso la parte centrale del Nepal.
Il suo antico nome sanscrito significa “Montagna Bianca” , nome dato dalla grande quantità di neve che ricopre la montagna fino alla sua sommità. Curiosa la storia della prima spedizione denominata dei “tredici” : la componevano infatti tredici alpinisti che il tredici maggio 1960 conquistarono la vetta del tredicesimo ottomila, in ordine di conquista. La salita si svolge su terreno molto ripido, con delle sezioni di roccia con difficoltà sostenute nella parte sommitale.
…UN ACCENNO SULLE IDEE E SULLA CRONACA
Il Dhaulagiri: il primo ottomila ad essere tentato ma solo il penultimo ad essere conquistato.
Questo era l’obiettivo della nostra spedizione, che il nostro gruppo voleva salire nell’ormai usuale “stile libero”: senza ossigeno, senza portatori d’alta quota e con il minimo di campi prefissati.
Il 5 maggio Romano, Luca e Nives raggiungono la quota di 8157 metri, salendo ad un’anticima della montagna, di 10 metri più bassa della cima principale. Ostacolati dalle proibitive condizioni atmosferiche, che per tutta la stagione premonsonica hanno imperversato sulla catena himalayana, i numerosi tentativi da loro effettuati, per superare quell’ultima manciata di metri, resteranno vani.
… 17 maggio 2006, un anno dopo. Romano e Nives stanno salendo verso la cima.
Luca, ammalato, li segue col binocolo dal campo base insieme a Leila.
…LA GENTE
Luca VUERICH
Ventinovenne, è un alpinista polivalente, spazia dall’arrampicata in falesia alle cascate di ghiaccio, all’arrampicata in parete. All’età di 17 anni aveva già salito le più difficili vie delle Alpi Giulie, come il Diedro Cozzolino al Piccolo Mangart di Coritenza, per cimentarsi poi, sulle più difficili ascensioni dolomitiche. Dal 1998, ha ampliato ulteriormente la sua attività, prendendo parte anche alle spedizioni alpinistiche al Nanga Parbat, Shisha Pangma e Cho Oyu, Gasherbrum II versante nord e Mazeno Peak. Nel 2003, insieme a Nives e Romano, in soli venti giorni raggiunge le cime di tre ottomila: il Gasherbrum I, il Gasherbrum II ed il Broad Peak. Un’impresa realizzata fino a quel momento da una sola cordata al mondo, guidata dallo svizzero Lorethan.
Nel 2004 un nuovo successo: sempre insieme a Romano e Nives, il 16 maggio raggiunge la cima del Lhotse, la quarta cima più alta del mondo con i suoi 8516 metri, portando così a 4 gli ottomila da lui saliti, e tutti nel corso di un solo anno.
Romano BENET e Nives MEROI
Arrampicano insieme da oltre 20 anni. Una vasta attività, che va dalle più difficili vie delle Alpi, alle cascate, fino alle invernali, come la prima salita del Pilastro Piussi al Piccolo Mangart di Coritenza e alla Cengia degli Dei.
Hanno preso parte a numerose spedizioni in Sud America, Himalaya e Karakorum; ad esempio al versante nord del K2 nel 91 e nel 94, all’Everest nel 96 e nel 95 ad una spedizione leggera al Bhagirathi 2, nel Garwhal Indiano, con l’apertura di una via nuova alla cima nord.
E’ seguito poi “un anno himalayano”, un anno nel corso del quale hanno salito tre ottomila: 20 luglio 1998, il Nanga Parbat in Pakistan; 12 maggio e 22 maggio 1999, rispettivamente lo Shisha Pangma ed il Cho Oyu, in Tibet.
Nel 2003 un nuovo traguardo, insieme a Luca raggiungono le cime di tre ottomila in venti giorni soltanto: il Gasherbrum I, il Gasherbrum II ed il Broad Peak. Nessuna donna al mondo aveva mai realizzato una simile impresa.
Nel 2004, sempre insieme a Luca, raggiungono la cima del Lhotse, mt.8516, portando così a 7 il numero degli ottomila da loro raggiunti.
Entrambi fanno parte del Club Alpino Accademico Italiano.